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giovedì 28 novembre 2013

IL LUOGOTENENTE DEL RISORGIMENTO. Conferenza finale degli Aperitivi dell'Ass. Immagine per il Piemonte



Perché un personaggio di tale statura, che tanto ha influito sugli eventi che
hanno contraddistinto uno dei periodi più importanti, significativi e complessi
della storia d'Italia, ha trovato così poco riscontro presso gli storici
tanto da essere quasi dimenticato?



Si conclude il ciclo autunnale degli Aperitivi Culturali dell’Associazione Immagine per il Piemonte con una conferenza su un artefice del Risorgimento dimenticato: Eugenio Emanuele di Savoia Carignano Villafranca (1816-1888): il Luogotenente del Risorgimento, ritornato all'attenzione dei lettori ad opera del gen. Mauro Ferranti, autore della biografia Eugenio di Savoia-Carignano (Umberto Soletti Editore, 2013 www.umbertosolettieditore.com). Il 28 novembre nella Sala Principe Eugenio in via Legnano 2/b a Torino con l'autore intervengono: Marco Albera (Fondazione Accorsi-Ometto), il Ten. Col. Marcello Marzani (Comando Regione Militare Nord), l’editore Gianluca Soletti. Modera: lo storico e giornalista Vittorio G. Cardinali. Saranno presenti: Leopoldo Francesco Villafranca Soissons con il figlio Daniel Alexis Villafranca Soissons della famiglia dei Conti Villafranca Soissons (Milano), discendenti del Principe Eugenio Emanuele di Savoia.

Mauro Ferranti, Generale di Brigata in ausiliaria e appassionato studioso di storia patria, dopo anni di faticoso lavoro, propone la sua completa e avvicente biografia di Eugenio di Savoia Carignano che, come recita il sottotitolo fu "un artefice del Risorgimento Italiano". Un'indagine rigorosa e di ampio respiro su di un personaggio fondamentale eppure, stranamente, a lungo trascurato dalla storiografia maggiore.
Eugenio di Savoia-Carignano fu al centro e all’acme del potere durante tutto il gravido periodo storico del Risorgimento, dai primi moti del 1821 fino al susseguirsi degli eventi che in meno di cinquant’anni portarono all’unificazione dell’Italia.
Ammiraglio comandante della Marina Sarda, Luogotenente del Re in più occasioni, incaricato di missioni politiche e diplomatiche di delicata importanza, ebbe sempre posizioni di grande evidenza e di grandi responsabilità e fu sempre ascoltato consigliere al fianco di tre sovrani sabaudi: Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II e Umberto I.
Stimato e ammirato allora per le sue capacità e il suo attaccamento all’Italia e alla casa regnante, andrebbe nuovamente celebrato come fece, nel 1899, lo storico Emilio Pinchia: “La nostra Nazione deve ricordare quanto tatto, quanto patriottismo, quanto accorgimento politico fosse in quel principe che si mantenne volontariamente in disparte, discreto e devoto a lato del trono, pronto all’opera, fido nei consigli, e con un riserbo tanto più meritevole quanto più era sicuro il suo ingegno. Il nobile portamento, la dignità dei modi, l’inflessibile lealtà della sua condotta, lo fanno degno di reverente memoria, come italiano e come principe di Savoia” (vgc)