Sabato 16 maggio presso
l’Associazione Immagine per il Piemonte una relatrice d’eccezione, Alice Mortali, ha tracciato un ritratto
completo, emozionante, appassionante di una regina da sempre oggetto di
critiche e attacchi, in realtà una gran dama del Settecento da riscoprire, Maria Antonietta di Francia.
Oltralpe si conosce tutto di lei, da noi solo luoghi comuni… Ecco allora la provocazione del titolo della conferenza che si è tenuta nella consueta cornice della Sala Principe Eugenio in via Legnano 2/b: “Maria Antonietta una Regina tra odio e amore? Perché riscoprirla dopo più di due secoli?”
Oltralpe si conosce tutto di lei, da noi solo luoghi comuni… Ecco allora la provocazione del titolo della conferenza che si è tenuta nella consueta cornice della Sala Principe Eugenio in via Legnano 2/b: “Maria Antonietta una Regina tra odio e amore? Perché riscoprirla dopo più di due secoli?”
La Presidente dell’Aimant, Associazione Italiana Maria Antonietta (Bologna),
primo sodalizio culturale italiano dedicato alla famosa regina di Francia e
alla sua epoca, ha tracciato un ritratto a tutto tondo di questa protagonista
del Secolo dei Lumi, senza tralasciare le ombre, evidenziando gli aspetti
positivi…
Ma chi era? Maria Antonietta
(Vienna, 2 novembre 1755-Parigi, 16 ottobre 1793), fu regina consorte di
Francia e di Navarra, dal 10 maggio 1774 al 21 settembre 1792, come consorte di
re Luigi XVI.
“Pur essendo una delle figure
femminili più note della storia, quello di Maria Antonietta regina di
Francia, è un personaggio ancora in realtà poco conosciuto – ha
sottolineato Alice Mortali - Il tramandarsi di una lunga serie di luoghi comuni
e di aneddoti (il più delle volte completamente inventati) hanno relegato
questa donna allo sgradevole ruolo di regina frivola e spendacciona, amante
insaziabile, moglie manipolatrice, sovrana insensibile alle miserie del suo
popolo, l'Autrichienne giustamente ghigliottinata in pieno Terrore
rivoluzionario. Quella di Maria Antonietta, sposa bambina, consorte infelice e
regina assolutamente impreparata al suo ruolo, è una vicenda in realtà molto
più complessa che merita un approfondimento e una riscoperta. Incominciando
magari proprio dalla famosa frase delle brioches...”.
Molteplici
sono poi i collegamenti, seppur indiretti, che legano Maria Antonietta alla
città di Torino e ai Savoia. Proprio le
sue due cognate, mogli rispettivamente del futuro re Luigi XVIII (Maria
Giuseppina di Savoia) e di Carlo X (Maria Teresa di Savoia), erano infatti due
principesse di Casa Savoia, mentre la sua più cara amica, la sfortunata
Principessa di Lamballe era una Savoia-Carignano, ramo cadetto della famiglia
da cui discendono tutti i re d'Italia.
Torino è anche la città dove il conte svedese Hans Axel Fersen, da molti considerato il vero amore della regina Maria Antonietta, fece tappa durante il suo Grand Tour culturale europeo.
Non ci resta che aspettare l’uscita in libreria della biografia dedicata dalla relatrice alla regina di Francia, finora rimasta nei cassetti polverosi dell’editore Mursia di Milano (VGC).
Torino è anche la città dove il conte svedese Hans Axel Fersen, da molti considerato il vero amore della regina Maria Antonietta, fece tappa durante il suo Grand Tour culturale europeo.
Non ci resta che aspettare l’uscita in libreria della biografia dedicata dalla relatrice alla regina di Francia, finora rimasta nei cassetti polverosi dell’editore Mursia di Milano (VGC).
Alice Mortali, presidente Aimant |