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martedì 9 ottobre 2012

AMEDEO D'AOSTA EROE DELL'AMBA ALAGI A 70 ANNI DALLA MORTE


Conferenza a Palazzo Cisterna, luogo natìo del principe sabaudo
Tre buoni motivi hanno indotto la Provincia di Torino e il Cento Pannunzio a ricordare il 10 ottobre alle ore 17,30 Amedeo di Savoia, terzo duca d’Aosta. Cade il 70° anniversario della morte del principe, la sede della provincia, Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, è il suo luogo di nascita, vengono esposti libri e fotografie sul duca tratte dal fondo Campini della biblioteca “Giuseppe Grosso”, già della duchessa Elena d’Orlèans. Una ghiotta occasione per ascoltare i relatori che parleranno: il presidente della Provincia Antonio Saitta, il direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni e i generali di Corpo d’Armata Oreste Bovio e Franco Cravarezza.
Cosi ricorda i Savoia Aosta la scrittrice Olghina di Robilant: “Ho spesso parlato e scritto dei Savoia Aosta, i fratelli Amedeo e Aimone, amici fraterni di mio padre e che nella mia infanzia vedevo spesso a casa. Tutte le case, preciso (a quel tempo ne avevamo diverse), anche la villa di Gorizia per l’impegno come ufficiale di aeronautica di mio padre, il quale proprio in quell’aeroporto lavorava (volava) a fianco del principe Amedeo. Ma non ho solo narrato, ho anche cercato nei libri e nelle biografie un ritratto che mi ricordasse com’era realmente quel grande signore che picchiava la testa sull’arco di tutte le porte. Inutilmente. Gli scrittori odierni vanno ad informarsi su Internet o documenti vari, senza però rilevare il carattere e la personalità genuina di chi evocano. Manca la memoria. Manca il ricordo. Manca anche la voglia. Così l’eroe dell’Amba Alagi è sempre rimasto in quel confino della sua morte, mentre per me era un eroe a tutto tondo e continuamente.
Ho trovato finalmente un testo biografico in rete:
(http://www.asso4stormo.it/arc_05/arc_05_02/arc_05_02_02/text_05_02_02_01.htm)
che rispetta quel personaggio e mi concedo di metterlo integro sul mio blog, sperando anche che sia letto con lo spirito grandioso e magnifico di quella personalità”.
La conferenza a Palazzo Cisterna permette anche di esporre materiale proveniente dal Fondo Campini della Biblioteca storica “Giuseppe Grosso”. Nel 2003 la Biblioteca provinciale acquisì questo fondo librario, proveniente dalla biblioteca della duchessa Elena d’Orléans, così denominato dal nome di Otto Campini, secondo marito della duchessa Elena, sposata in prime nozze con il Duca d’Aosta Emanuele Filiberto, figlio della principessa Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna.

Sono esposte due opere fondamentali dovute alla penna del duca Amedeo, Appunti ed impressioni sul Congo Belga (Roma, 1925) e Studi africani (Bologna, 1942) che raccoglie, oltre agli studi sul Congo, una scrupolosa documentazione sui rapporti giuridici fra gli Stati e le popolazioni indigene delle colonie. In mostra anche l’interessante diario fotografico della madre del duca, Elena d’Orléans, Da Napoli a Duala (Capodimonte, 1932-33). Si possono ammirare poi Da Addis Abeba a Nairobi col duca d’Aosta. Ricordi di un fedelissimo, opuscolo in cui la morte del duca è raccontata dal medico personale Edoardo Borra; Amedeo duca d’Aosta, pubblicazione dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare (Roma, 1953); Amedeo d’Aosta, il prigioniero del Kenya di Alfio Beretta (Milano, 1956) e, dello stesso autore, Con Amedeo d’Aosta in Africa orientale italiana in pace e in guerra (Milano, 1952); Amedeo d’Aosta a cura di M. Leonardi (Roma, 1966); Amedeo di Savoia viceré di Etiopia di Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon (Roma, 1942) e infine Il duca d’Aosta di Orio Vergani (Roma, 1942).
Chi era Amedeo di Savoia terzo duca d’Aosta? Figlio di Emanuele Filiberto, secondo duca d’Aosta, e di Elena di Borbone-Orléans, nacque a Torino il 21 ottobre 1898, nel palazzo dei Dal Pozzo della Cisterna. Ereditata dalla madre la passione per l’Africa, appena diciottenne si recò in Somalia con lo zio Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi. Insieme esplorarono il fiume Uebi Scebeli e costruirono una ferrovia e un villaggio battezzato Villaggio Duca degli Abruzzi. Nominato nel 1937 governatore generale dell’Africa Orientale Italiana e viceré di Etiopia, partecipò nel 1941 alla battaglia dell’Amba Alagi. Prigioniero di guerra degli inglesi, morì a Nairobi, in Kenya, il 3 marzo 1942 (vgc).