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giovedì 12 dicembre 2013

ALBERTO BOLAFFI RICEVE IL XIX PREMIO DI CULTURA L'ARCANGELO.





La XIX edizione del Premio di Cultura L’Arcangelo, attribuito dall’Associazione Immagine per il Piemonte ad una personalità che abbia dato lustro con la sua condotta di vita, le sue azioni, il suo esempio alla nostra Regione, è stata assegnata quest’anno ad un esperto di fama mondiale, Alberto Bolaffi. Se soltanto si pronuncia il suo cognome si evocano immagini attinte dalla memoria di tutti noi: dal periodo della nostra infanzia, in particolare, quando venivamo attratti magicamente da figure, profili, colori impressi su francobolli o monete, primi passi di quelle che, da adulti, avremmo trasformato in vere collezioni, alimentate da autentica passione.
Cerimonia di premiazione della XIX edizione de L'Arcangelo (da sin. Martini, Cardinali e Bolaffi). Foto Carlo Cretella
Bolaffi è, si può dire da sempre, sinonimo di collezionismo di altissima qualità, ma non solo. E’ soprattutto la storia di una famiglia che ha fatto del buon gusto, dell’amore per la cultura, dell’interesse per il bello, declinato in preziosi oggetti, uno stile di vita.
Con modestia, Alberto Bolaffi afferma che per parlare di lui occorre necessariamente fare riferimento alle figure di suo nonno, che portava il suo stesso nome, e di suo padre Giulio. Due imprenditori filatelici di fama e livello internazionali.
Il nonno Alberto, nato a Livorno nel 1874 da un’importante famiglia di commercianti di penne di struzzo e pietre preziose residente a Gibilterra, pur rimanendo cittadino britannico si trasferì in giovane età a Torino. Studente molto brillante, poliglotta, iniziò a soli sedici anni un’attività nel settore filatelico che lo portò ben presto ad essere uno dei periti più prestigiosi; giunse quindi al vertice del commercio mondiale di francobolli. Responsabile dell’organizzazione dell’Esposizione di Torino del 1911 divenne inoltre fornitore della Real Casa e curatore della collezione filatelica della regina Elena del Montenegro. Sposato con Vittoria Foa ebbe quattro figli, di cui Giulio era il primogenito. Quando si spense nel 1944, la sua attività fu proseguita proprio da Giulio, nato nel 1902 a Torino.
Alberto Bolaffi nella sede storica della sua azienda in via Cavour a Torino.
Diplomato al Liceo classico D’Azeglio e laureato in Giurisprudenza, partigiano, poi cavaliere di Gran Croce, Giulio si dedicò con passione all’attività filatelica e al collezionismo con straordinari risultati; sulle orme del padre decise di firmare e periziare solo gli esemplari in ineccepibile stato di conservazione. In tal modo il suo nome divenne sinonimo di qualità ed è ancor oggi impresso su numerose rarità mondiali. Nel 1945 fondò il primo news magazine italiano del dopoguerra, La settimana nel Mondo, dal quale nacque la rivista La settimana filatelica, che in seguito assunse il titolo Il Collezionista. Nel 1956 pubblicò lo storico Catalogo Bolaffi dei francobolli italiani, e nel 1961 creò la casa editrice che porta il suo nome. Sposato con Palmina Seghesio, ebbe due figli, Stella ed Alberto, che avrebbe seguito la sua strada. Lasciò questo mondo nel 1987.
Suo figlio Alberto, al quale viene conferito il XIX Premio di Cultura L’Arcangelo presieduto dal conte Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, è nato a Torino il 6 gennaio 1936. Coniugato con Nicoletta Cacciatore ha due figli, Giulio Filippo e Nicola Alberto. Terminati gli studi secondari in Svizzera, dopo la guerra Alberto torna in Italia; avvezzo all’uso del francese deve nuovamente apprendere il nostro idioma. Inserendosi nelle attività della famiglia si dedica, tuttavia, ad un filone particolare, la filografia, ovvero l’interesse per tutto ciò che è comunicazione scritta, con una predilezione per il mondo dei francobolli. I suoi interessi si distribuiscono dunque su un arco molto ampio e risultano assai variegati e poliedrici spaziando dai reperti della scrittura occidentale alla filatelia per proseguire con la numismatica, i manifesti, le memorabilia spaziali, la parola scritta tecnologica, la  bibliofilia (testi rivoluzionari del XX secolo e ippologia latina e italiana). E’ inoltre tra i primi a manifestare un’attenzione per l’arte astratta, da cui scaturisce una passione per la pittura del Novecento.
Sul piano professionale è stato Amministratore Delegato delle varie società Bolaffi e della Bolaffi Mondadori; giornalista pubblicista, ha diretto Il Collezionista, ed ha scritto numerosi saggi. Ha curato la pubblicazione di cataloghi e periodici su vari argomenti quali arte, viaggi, gastronomia, enologia, collezionismo spaziale. Dalla fine degli Anni 60 con la Fratelli Fabbri Editori e poi con altri editori in Italia e all’estero ha pubblicato le prime enciclopedie che al contesto tecnico-letterario univano concretamente gli oggetti relativi al contenuto delle stesse (francobolli, monete, carte telefoniche, conchiglie, profumi…). Si è anche occupato di pubblicazioni di contenuto zoo-sociologico.
Il Cav. Lav. Alberto Bolaffi.
Oggi è Reggente della sede di Torino della Banca d’Italia, Presidente e Amministratore Delegato della Plurinvest, holding delle attività Bolaffi, e della Svi.Co. (Società per lo Sviluppo del Collezionismo). Membro di molte accademie e associazioni di assoluto prestigio, come il nonno e il padre ha firmato il Roll of Distinguished Philatelists. E’ l’unico membro onorario non britannico della Royal Philatelic Society di Londra, che nel 1997 gli ha conferito la Tilleard Medal, premio assegnato alle più importanti collezioni.

Con il 2013 Alberto Bolaffi ha consegnato il testimone al figlio Giulio Filippo, che ha l’impegnativo ma entusiasmante compito di continuare nel percorso intrapreso da chi lo ha preceduto, sempre all’insegna del motto di famiglia «amore significa conoscenza, conoscenza significa amore», mutuato da Aristotele: un ispiratore che si erge come un gigante dalle pagine della storia del pensiero occidentale, una luce sicura per illuminare il cammino. Basti rammentare che lo Stagirita fu istitutore di Alessandro Magno e venne celebrato nella Commedia di Dante come “maestro di color che sanno”… 
Luca Martini
Segretario Generale dell’Associazione Immagine per il Piemonte