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venerdì 14 dicembre 2012

LA CULTURA COME RISORSA PER USCIRE DALLA CRISI - Giornata dei Talenti - Roma 15-12-2012


Roma (15 dicembre 2012) - II travagliato momento, che tanto il nostro Paese quanto la comunità dei popoli del Mediterraneo e più in generale la comunità internazionale stanno attraversando, porta la memoria a soffermarsi sulle riflessioni che dopo il primo e il secondo conflitto mondiale uomini di grande responsabilità civile offrirono ai loro contemporanei e a noi posteri, nella speranza di poterne trarre ispirazione per orientarci in questi tempi di smarrimento delle coscienze e di disorientamento culturale. Intendiamo riferirci a uomini di cultura preoccupati delle sorti dell’Italia e dell’Europa quali furono Francesco Saverio Nitti, Luigi Einaudi, Benedetto Croce, Adolfo Omodeo e Thomas Mann, che vissero e soffrirono tutti, in vario modo, il problema delle sorti dell’Europa e della perdita degli ideali, dei valori, dell’identità, della cultura.
Occorre che le generazioni future siano poste nelle condizioni di vivere in armonia con l’ambiente naturale. Ogni essere umano è chiamato ad amministrare i beni naturali con saggezza e non sulla base dei suoi specifici interessi. Le persone, le famiglie, i gruppi sociali, le comunità, i popoli, le nazioni e gli Stati devono quindi rendere conto delle loro azioni davanti ad ogni singolo essere umano, di oggi e del futuro.
La Reggia di Venaria Reale nei pressi di Torino: un esempio di ottimo utilizzo delle risorse per la cultura.
I recenti Stati Generali della Cultura seguono - mettendone in pratica il primo punto, ovvero una costituente per la cultura - il Manifesto per la cultura, lanciato a febbraio 2012 dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”. Pensato con l'obiettivo di creare un momento di dibattito e di approfondimento sullo stato della Cultura e dell'Arte in Italia oggi, ha voluto tracciare una nuova visione strategica di gestione del bene pubblico. Tra le finalità anche delineare un nuovo rapporto tra imprese e pubblica amministrazione che miri a valorizzare il patrimonio artistico del nostro Paese.
Le misure da adottare subito per ridare risorse, slancio ed energie al sistema culturale italiano sono quattro:
1) accesso al credito e sviluppo dell'imprenditorialità;
2) un'agenzia per l'esportazione della produzione creativa italiana sull'esempio dell'olandese Dutch Dfa;
3) una strategia di valorizzazione globale dei brand culturali italiani sulla scia dell'operazione del Louvre Abu Dhabi;
4) Una maggiore capacità di integrare la produzione creativa nel manifatturiero di qualità.
Iniziative che non necessitano d’ingenti risorse pubbliche quanto di una radicale presa di coscienza delle trasformazioni delle filiere culturali e creative e dello sviluppo di un'azione di razionalizzazione delle risorse e delle forze in campo chiara, concreta ed efficace alla luce di quanto avviene nel resto d’Europa e del mondo (vgc).

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