In
occasione del conferimento del Premio di Cultura L’Arcangelo allo storico Aldo
A. Mola, da parte dell’Associazione Immagine per il Piemonte, viene presentato
al Centro Congressi dell’Unione Industriale, via Fanti 17, sala Piemonte,
giovedì 13 dicembre alle ore 18 il suo ultimo libro su: “Mussolini a pieni
voti? Da Facta al Duce. Inediti sulla crisi del 1922” con la collaborazione di Ricci,
Zarcone e Ferraioli. Lo presentano Luciano Garibaldi e Oreste Bovio.
Il
libro, che per la prima volta pubblica e interpreta importanti documenti inediti
sulla storia del Ventennio, è destinato a provocare un vivace dibattito
nell’opinione pubblica e si rivolge a un ampio bacino di studiosi e
appassionati di storia del Novecento. Perché e come nacque il governo
Mussolini? Quanto pesò la politica estera sulla svolta? Quale ruolo vi ebbe
Vittorio Emanuele III? Le Forze Armate fiancheggiarono i fascisti o difesero
l’ordine pubblico? La risposta a queste domande è nei documenti: negli inediti
verbali della Presidenza del Consiglio del 1922 e in altre carte pubblicate per
la prima volta. Si può dire che dopo questo libro, la storia del fascismo non
sarà più la stessa.
Ricorda
Mola: “Il 28 ottobre non vi fu affatto la«marcia su Roma». Quel giorno il
presidente del Consiglio, Luigi Facta, si dimise; il 30 Vittorio Emanuele III
affidò a Mussolini l’incarico di formare il governo che comprese fascisti,
nazionalisti, liberali, popolari (cattolici), demosociali, democratici,
nazionalisti: una coalizione nazionale. Il governo si insediò il 1° novembre,
quando le «squadre fasciste», entrate in Roma la mattina del 31 ottobre, ne
erano partite su treni speciali dopo una sfilata rumorosa ma pacifica da piazza
Venezia a piazza dell’Esedra. Poi il Mussolini si presentò al Parlamento. Con
quale programma? Liberista, pragmatico, concludente. Il Parlamento lo approvò a
pieni voti. Nessuno previde il seguito...” (vgc).
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