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venerdì 19 ottobre 2012

LA STORIA INCISA NELLE MEDAGLIE DEI CITTADINI DELL'ORDINE



E’ un modo di raccontare la storia religiosa, artistica, civile e militare di Torino e del Piemonte del tutto inconsueto e molto originale quello scelto dai Cittadini dell’Ordine – società che vanta oltre 140 anni di successi nel campo della vigilanza e della sicurezza – con la stampa del volume di Anna e Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, Di medaglia in medaglia. Momenti di storia (U. Allemandi), la cui presentazione si è tenuta presso “Torino Incontra” con interventi di Massimo Centini, Renzo Rossotti, G. G. Massara e Mario Brusa, in collaborazione con l’Associazione Immagine per il Piemonte.
Dal 1976 a oggi sono state coniate medaglie di innegabile valore (in argento e bronzo) proponendo, ogni anno, un anniversario che, con giusto equilibrio, celebra eventi e personalità ben note alla maggioranza, accanto ad altri eventi e personalità che forse sono ricordati da una più stretta cerchia di persone. Un corpus di grande qualità nato dalla sensibilità della famiglia Cremonte Pastorello, attenta a volgere lo sguardo verso la storia, il bello, la memoria.

Come ha ricordato l'antropologo Massimo Centini nella dotta prefazione: “La medaglia ha in sé qualcosa di arcaico e di eterno. Nel nostro immaginario è soprattutto il segno del raggiungimento di una mèta ambita e ottenuta spesso con fatica. A differenza della moneta, ha un valore in quanto oggetto e non per la cifra che simbolizza. Quindi è un valore relativo e per questo umanissimo. La medaglia si «vince» e celebra il raggiungimento di un risultato. Ogni famiglia, in un modo o nell’altro, una medaglia la possiede: può essere quella in cassetta di sicurezza, quella di un parente che prima o poi sarà lasciata a qualcuno, oppure si materializza con connotazioni velate di mito. Diventa così la protagonista nella ricostruzione di genealogie e glorie familiari, in cui c’è sempre qualcuno che va ricordato per le sue imprese da ritenere straordinarie” (v.g.c.)

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